Intanto vorrei avere una casa di legno, tutta su un piano, con i pannelli solari sul tetto e due impianti eolici ai lati. Non voglio una villa: mi bastano 100 metri quadri, un a cucina comunicante con il salone, librerie, un caminetto, due camere da letto più una camera per gli ospiti che non si sa mai, un bagno grande ma non troppo ed una stanza abbastanza spaziosa per metterci il negozio di fumetti on-line. Vorrei che questa casa fosse in cima ad una collina e vedere gli ulivi che a volte sono verdoni ed a volte argento ed i filari di uva, per fare il vino. Anche se ancora non so come si fa, mi piacerebbe imparare. La casa la chiamerei "casa del piccolo popolo", e con il tempo potremmo produrre il nostro vino ed anche il nostro olio, con il nostro marchio "Piccolo popolo".
Simone mi ha suggerito il nome, perché presto avremo una bassottina e ci sarebbe piaciuto (avendo lo spazio) avere un allevamento.
Ogni viaggio, seppur lunghissimo, inizia comunque con un piccolo passo.
Mi piacerebbe anche avere un altro fabbricato con quattro stanze ed un bagno Per farci anche un piccolo agriturismo. Un piccolo orto anche se ora non saprei come fare a far crescere piantine rigogliose...
Io se chiudo gli occhi posso anche sentire il rumore delle pale eoliche che girano.
Bello vero il mio sogno?
Ad avere duecentomila euro avrei già mandato tutto in malora... la fabbrica, lo stare a pensare tutto il giorno agli stramaledetti tacchi ed i modellisti di scarpe che non capiscono una ciospa di niente...
Ho bisogno di andare a vivere in campagna... anche se non so fare quasi niente. Anche se non sono laureata in agronomia, anche se io e la terra siamo due cose diverse, e anche se ho una manualità scarsissima.
Faccio male a sognare tutto questo? Soprattutto io che non so neanche lavorare...
Mi piace sognare questo sogno... magari sognandolo, sognandolo riesco a realizzarlo.
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